Cinque opinioni che hanno ampliato la nostra prospettiva nel 2021
Una selezione di contributi importanti ed urgenti, scritti da ricercatrici o esperti che abbiamo ospitato sul nostro magazine
Siamo giunti alla fine del 2021 e durante quest’anno RADAR ha dato voce a ricercatori, ricercatrici, esperti ed esperte di cui ha ospitato testi e opinioni. Si tratta di approfondimenti e angoli diversi, che difficilmente vengono ospitati sui media tradizionali, per questioni di spazi, di politiche editoriali, di stile. Ma noi desideriamo che RADAR sia un magazine partecipato, che fornisca contenuti originali da chi produce scienza, conoscenza, idee e sapere. In questi testi la nostra unica mediazione è stato il lavoro editoriale nelle bozze dei testi e nella impaginazione. Qui sotto trovate dunque una selezione di alcuni dei contenuti originali che abbiamo ospitato. Si parla di clima, di foreste, di sostenibilità in agricoltura e negli oceani, ma anche di astronomia, per non dimenticarci che, anche se speciale, tutto sommato siamo abitanti di un pianeta a zonzo nell’universo.
Jacopo Pasotti, senior editor.
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E ora, le opinioni:
IL CLIMA E IL DUBBIO
di Serena Giacomin
Il dubbio è uno strumento potente, che può aiutare a far crescere la conoscenza scientifica. Ma non va confuso con un tipo di dubbio più irrazionale, che nel dibattito sul clima viene usato per negare le nostre responsabilità.
Serena Giacomin è meteorologa, climatologa e presidente dell’Italian Climate Network, il movimento italiano per il clima. È conduttrice di previsioni meteo e di approfondimento ambientale per i canali Mediaset. È autrice del libro “Meteo che Scegli, Tempo che Trovi”, Imprimatur (2018).
Illustrazione originale per “Il clima e il dubbio” di Eliana Odelli
PIANTARE ALBERI NON CI SALVERÀ, CREARE ECOSISTEMI (FORSE) SÌ
di Lorenzo Rossi e Giorgio Vacchiano
I benefici del piantare alberi sono ormai riconosciuti. Ma limitarci a piantare molti alberi non ci salverà: occorre sapere cosa, dove e come piantare.
Giorgio Vacchiano è ricercatore in gestione e pianificazione forestale presso l’Università Statale di Milano. La sua ricerca ha come oggetto lo sviluppo di modelli di simulazione in supporto alla gestione forestale sostenibile, la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico e ai disturbi naturali nelle foreste temperate europee. Si occupa di didattica e di comunicazione della scienza.
Lorenzo Rossi è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano. È specializzato nel dominio delle scienze del suolo, dove si occupa di interazioni suolo-pianta, con particolare attenzione al ciclo del carbonio e al soil carbon storage. Collabora a progetti per lo stoccaggio di carbonio nelle foreste e per la massimizzazione di servizi ecosistemici in ambito naturale e ingegneristico.
LA BIODIVERSITÀ AGRICOLA, CHIAVE DI INNOVAZIONE SOSTENIBILE
di Elisabetta Tola
Produrre cibo in modo sostenibile e garantirne l’accesso a tutti sono problemi politici, economici e sociali, prima che scientifico-tecnologici. E i modi per innovare questo settore devono passare dal legame delle comunità con l’ambiente in cui vivono.
Elisabetta Tola è giornalista scientifica, data journalist e conduttrice di Radio3Scienza. Tow-Knight Fellow 2019 presso la Graduate School of Journalism, CUNY. È autrice dei progetti crossmediali Seedversity.org, SEEDcontrol e Hearing voices. CEO e co-fondatrice dell’agenzia di comunicazione scientifica formicablu. Co-autrice di “Semi ritrovati. Viaggio alla scoperta della biodiversità agricola” (Codice, 2020).
Illustrazione originale per “La biodiversità agricola” di Daniela Germani
RACCONTARE LA CRISI CLIMATICA AL PLANETARIO
di Stefano Giovanardi
Osservare la Terra dallo spazio non dovrebbe essere un privilegio per ultraricchi. Ma il modo per fare questa esperienza – e ispirarci all’azione collettiva per affrontare la crisi climatica – c’è già: è il planetario. Secondo Stefano Giovanardi, curatore del Planetario di Roma, la visione della Terra dallo spazio può cambiare il nostro modo di vedere il mondo.
Stefano Giovanardi è astronomo e curatore scientifico del Planetario e Museo Astronomico di Roma, dove si occupa di didattica e divulgazione dell’astronomia. È autore di oltre 300 fra programmi, spettacoli ed eventi astronomici. Ha svolto attività di ricerca negli Stati Uniti presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimora e la Columbia University di New York. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste. Ha lavorato all’Istituto Nazionale di Astrofisica, collaborato con riviste specializzate e partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche, televisive e festival scientifici. Nel 2019 è diventato Dark Sky Ambassador per l’Unione Astronomica Internazionale. È co-scopritore dell’asteroide 1994QC, il primo pianetino Near Earth scoperto in Italia.
L’OCEANO CHE ABBIAMO, L’OCEANO CHE VOGLIAMO
di Francesca Santoro
Nel 2021 inizia il Decennio del Mare, un’iniziativa globale che promuove soluzioni scientifiche per un mare più sostenibile, pulito e sicuro. Ma per pensare il mare in ottica di sviluppo sostenibile abbiamo bisogno di una vera e propria educazione all’oceano.
Francesca Santoro è Specialista di Programma della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO, coordina il programma di Ocean Literacy, è laureata in Scienze Ambientali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Prima di iniziare la sua carriera come funzionaria internazionale presso l’UNESCO ha svolto attività di ricerca sui temi della pianificazione delle zone costiere.
Illustrazione originale di Eliana Odelli
Dopo la pubblicazione del suo articolo, Stefano Giovanardi, curatore del Planetario di Roma, ci ha scritto:
Cari amici della redazione di Radar,
voglio ringraziarvi tutti per avere pubblicato il mio articolo: è venuto benissimo!
È la prima volta che una testata mi chiede di scrivere un'opinione personale, cosa che di per sé mi ha fatto molto piacere, e sono stato felicissimo che a farlo sia stato proprio Radar, perché ho seguito con interesse e curiosità il vostro lavoro dall'inizio e ammiro molto sia il magazine che le persone che ci lavorano (voi)!
[...] Ci tenevo a dirvelo, perché veramente questa collaborazione mi ha dato molta soddisfazione!
Un caro saluto a tutti voi e buon lavoro
Ricevere email come queste ci riempie di orgoglio e di motivazione a portare avanti una delle idee dietro RADAR: pubblicare articoli che ampliano la prospettiva, che arricchiscono il dibattito di visioni poco raccontate e di soluzioni nuove.
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Buon anno da tutta la redazione: a un 2022 di storie, soluzioni, azioni per migliorare la nostra casa comune, la Terra.
(Alfonso, Anna, Davide, Elisabetta, Francesco, Gianluca, Marta, Jacopo)