Dovremmo vietare i jet privati?
O dovremmo sentirci tutti in colpa quando prendiamo un aereo?
Questa settimana vi immaginiamo pronti e pronte per le vacanze (o magari già con i piedi a mollo in un torrente o nell’oceano, beati voi). Nell’organizzare le nostre ci siamo dovuti confrontare con un grande dubbio: ci dobbiamo sentire in colpa se prendiamo un aereo? O i veri responsabili delle emissioni degli aerei sono quelli che volano con i jet privati?
Abbiamo certato la risposta nell’uscita di questa settimana di SOLAR, la nostra newsletter per chi vuole capire cosa conta davvero per affrontare la crisi climatica. Vi mandiamo l’inizio: per continuare a leggere iscrivetevi (gratis) con il tasto che trovate più in basso.
Comprare un biglietto aereo è un’azione che mi manda in crisi. Da persona che ama viaggiare, vorrei volare più spesso e più lontano. Sopporto volentieri gli scomodissimi sedili e le offerte martellanti sugli aerei RyanAir: senza rovinarmi le finanze, i voli low-cost mi permettono di costruirmi l’identità che vorrei. Quella di una persona curiosa, che vede il mondo, che è a suo agio con culture diverse, anche senza concedersi troppi lussi. Non è un’identità particolarmente originale: le ricerche mostrano che i miei coetanei (le persone tra i 25 e i 35 anni) viaggiano in aereo significativamente più spesso rispetto alle altre generazioni. I social media - con il loro obiettivo di mantenere e ampliare il capitale sociale - hanno contribuito a diffondere l’idea che viaggiare in aereo sia un’attività positiva e desiderabile, e plasmato il profilo identitario del frequent flyer - chi in aereo ci viaggia spesso, ovunque, che sia per lavoro o per turismo.
Da persona che è consapevole delle cause (e degli effetti, in particolare in questi giorni) della crisi climatica, però, non riesco a non sentirmi in colpa ogni volta che compro un biglietto aereo. Si stima che viaggi in aereo solo l’11% della popolazione mondiale, per la maggior parte nei paesi ricchi (come l’Italia). Secondo le stime, l’aviazione mondiale conta per un valore tra il 2 e il 3,5% delle emissioni globali: un valore apparentemente non molto alto, ma che non deriva da necessità. Abbiamo indubbiamente bisogno di un frigorifero e di un impianto di riscaldamento. In molti hanno anche sicuramente bisogno di un mezzo di trasporto di proprietà. E questi apparecchi possono essere alimentati con energia rinnovabile. Ma abbiamo davvero bisogno di viaggiare in aereo? E soprattutto: qual è il nostro impatto quando lo facciamo?
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