Ha senso pulire i fiumi?
Se ne parla dopo l'alluvione in Emilia-Romagna: Jacopo Pasotti lo ha chiesto a Francesco Comiti, idrologo e geomorfologo fluviale presso la Libera Università di Bolzano
I corsi d'acqua sono una cosa viva, e li abbiamo ripuliti perfino troppo.
Pulire o non pulire i fiumi. In questo periodo, mentre ancora le allerte meteo affliggono diverse regioni italiane, e mentre migliaia di persone sono state sfollate a causa delle alluvioni, i fiumi sono trattati come vere problematiche della geografia d’Italia. Prima troppo secchi, ora troppo gonfi di acqua. Tutto troppo velocemente. Certo, noi li chiamiamo fiumi, ma molti dei corsi d’acqua della dorsale appenninica hanno un caratteristico regime torrentizio, ovvero sono soggetti a onde di piena improvvise. Oggi più improvvise, in un contesto in cui il cambiamento climatico acuisce gli eventi estremi. Piogge intense incluse.
Il fiume Santerno (visto dal ponte che collega Sant'Agata sul Santerno a Lugo) scorre di nuovo all’interno degli argini dopo l’esondazione dei giorni precedenti. Ravenna, 20 maggio, 2023 (fotografia: Elisabetta Zavoli)
Ma dunque, come prenderci cura dei nostri corsi d’acqua? Jacopo Pasotti lo ha chiesto a Francesco Comiti, idrologo e geomorfologo fluviale presso la Libera Università di Bolzano, che spiega come funzionano i nostri corsi d’acqua e commenta sulla utilità della pulizia dei fiumi.
In questi giorni eravamo al congresso dell'International Press Institute a Vienna: una conferenza con giornalisti da tutto il mondo, per parlare dei cambiamenti nel mondo del giornalismo. Il tema caldo dell'anno è l'AI e come può essere usata (bene) dalle redazioni, per esempio per analizzare grandi quantità di documenti e ricavarne dati. Ma si è parlato anche di inchieste cross-border: il nostro Gianluca Liva ha raccontato davanti alla platea dell'IPI World Congress come è stato realizzato The Forever Pollution Project, l'inchiesta sull'inquinamento da PFAS in Europa di cui RADAR è stato la costola italiana.
Puoi riguardare la presentazione di Gianluca Liva qui.
A proposito: le nostre indagini sui PFAS continuano e pubblicheremo nuovi aggiornamenti nelle prossime settimane. Se non lo avete già fatto, iscrivetevi al nostro canale Telegram per ricevere in automatico gli aggiornamenti.