La newsletter di RADAR #10
Piante: coccolate dalla musica, distrutte da un batterio venuto da lontano e protette in fortini verdi
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Sono alla base della vita sulla terraferma, creano ecosistemi e forniscono nutrimento per noi animali. E, insieme agli altri organismi fotosintetici, ci forniscono l’ossigeno che respiriamo. Così, In attesa del ritorno del nostro Senior Editor Jacopo Pasotti, impegnato in una spedizione sulla nave oceanografica Laura Bassi nei mari artici, dedichiamo il numero di RADAR di settembre alle piante e al nostro rapporto col mondo vegetale. C’è il dramma degli ulivi del Salento colpiti da Xylella, ben lontano dall’essere risolto, e le enormi potenzialità degli orti botanici, spesso inespresse. E poi degli insoliti e affascinanti studi su piante e musica. Per capire come le piante siano organismi complessi, talvolta fragili, di sicuro indispensabili per la vita sulla Terra.
Alfonso Lucifredi, Editor
Nel nostro Radar
Le grandi protagoniste di questo numero di RADAR sono le piante.
Come quelle custodite negli orti botanici, non semplici parchi ma veri e propri laboratori a cielo aperto. Renato Bruni - direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Parma e professore universitario - ci racconta come nel corso dei secoli è cambiato il ruolo, e lo scopo, di queste Wunderkammer verdi. Il servizio fotografico è di Elisabetta Zavoli.
E poi c’è un luogo - il Salento - dove un batterio ha causato la morte di migliaia di alberi simbolo della regione: gli ulivi. Milly Barba ripercorre la storia della diffusione in Italia della Xylella fastidiosa tra errori di valutazione e diffusione di teorie del complotto. Oggi in Puglia si fanno i conti con le scelte del passato, guardando però al futuro per preservare quello che è rimasto e ricostruire ciò che è andato perduto.
Le foto sono di Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni e fanno parte del suggestivo servizio This Land is My Land che mostra gli effetti sociali ed ecologici dell’epidemia.
Si sente spesso dire che la musica ha effetti positivi sulle piante, al punto di stimolarne la crescita. Ma cosa c’è di vero? Gianluca Liva ha raccolto per noi tutte le prove a favore di questa teoria. E sì, pare proprio che sia così.
E infine, può l’arte farci riflettere sul nostro ruolo nella crisi climatica? Questa è la sfida dell’artista britannica Emma Critchley, intervistata per noi di RADAR da Erica Villa.
Scrutando oltre il Radar
Vi abbiamo raccontato il caleidoscopico mondo della musica per le piante. Nel corso del tempo, ricercatori e ricercatrici si sono impegnati nella ricerca su un tema che ci permette di sviluppare una nuova sensibilità verso l'ambiente. Nella letteratura dedicata, si cita spessissimo quello che viene ritenuto il pioniere di questo campo di studi, il botanico indiano T.C.N. Singh.
Singh nacque il 25 dicembre 1903 a Gohan, nello stato dell'Uttar Pradesh, in India.
Studiò all'Università di Lucknow e si specializzò in fisiologia ed ecologia. È stato a capo del Dipartimento di botanica all'Università di Annamalai dal 1948 al 1963.
Le sue ricerche sugli effetti della musica sulle piante vengono riportate da una quantità impressionante di pubblicazioni. Mentre scrivevamo l'articolo, siamo stati colpiti da un dettaglio: in tutta la letteratura occidentale è impossibile conoscere il nome completo del pioniere degli studi sulla musica per le piante. Singh appare citato sempre e solo come "T.C. Singh" oppure "T.C.N. Singh". Abbiamo contattato l'Università di Annamalai ma, per il momento, non abbiamo ricevuto risposta.
Ci aiutate a rintracciare il nome completo di uno dei ricercatori in assoluto più ricordati da chi si interessa allo specifico tema della musica per le piante? Per noi è un vero mistero!
Se lo trovate, mandateci una mail a partecipa@radarmagazine.net
Se nel frattempo volete sperimentare gli effetti della musica di Mort Garson sulle vostre piante, vi lasciamo la playlist del suo disco Mother Earth's Plantasia, concept album pubblicato in California nel 1976 e oggi diventato oggetto di culto per i collezionisti.
Segnalazioni del Radar
Un fatto eccezionale è accaduto in Groenlandia a fine agosto: per la prima volta nella storia è piovuto su una delle vette più alte dell’isola. È questo l'’ennesimo segnale del clima che cambia. Il nostro Jacopo Pasotti, impegnato in una spedizione a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale ne ha parlato ai microfoni di Radio3 scienza. Qui potete ascoltare l’intervista completa.
Uno delle ricchezze più preziose dell’Italia è sparsa su tutto il territorio: si tratta degli alberi monumentali. Le immagini della nostra photo editor Elisabetta Zavoli, pubblicate da National Geographic, ci portano alla scoperta di un tesoro che racconta molto della storia del nostro Paese.
Si avvicina il primo compleanno di RADAR, il 23 settembre! In realtà, noi della redazione siamo già proiettati a come sarà il RADAR Magazine del prossimo anno: per questo stiamo lavorando a una nuova versione del nostro sito, più immediata da navigare per voi che ci leggete e più funzionale per noi che scriviamo. Ci saranno anche nuovi tipi di articoli e facce nuove che inizieranno a collaborare con noi. Hai suggerimenti, critiche o idee che ti piacerebbe vedere realizzate su RADAR? Scrivici a partecipa@radarmagazine.net