La Newsletter di Radar #4
Ce la stiamo mettendo tutta. Ormai è chiaro a molti di noi che c’è bisogno di una informazione che proceda lentamente, che stimoli la riflessione, che ci aiuti a fare scelte critiche. Ma che sappia anche stupire. Lo sento quasi ogni giorno: “Siamo stufi di questi media, confusi, imprecisi, affrettati nella ricerca di uno scoop”. Uno scoop consumato distrattamente e freneticamente come fosse junk food. Oggi però esistono diverse realtà che puntano alla qualità, che curano i fatti, e che pensano ad uno storytelling che coinvolga. Radar è entrato in questa nicchia, cercando di essere sempre acceso e con una attenzione sulla natura, sull’ambiente, su di noi, e sulla geografia.
Lo sappiamo. I nostri testi sono lunghi (per il web) e le nostre fotografie possono essere una sfida perché non sono ovvie. Per lettori e lettrici sempre più bombardati da una pioggia di informazioni-deformazioni è una sfida. Ma se saprete riappropriarvi di quei minuti in più che vi faranno deviare dalle statistiche sulla permanenza media in un sito web, allora scoprirete che la lettura e la visione dei nostri contenuti vi hanno fatto osservare e conoscere qualcosa di più. Alla fine se siete qui, è perché cercavate questo.
Jacopo Pasotti, senior editor.
Nel nostro Radar
Questo mese, dedicato all'atomo, vi proponiamo un bel blocco di longform. L'incidente di Fukushima è stato un evento storico e l’11 Marzo ricorre il decennale dell’evento, ne ripercorre la storia Davide Michielin, sostenuto dalle foto di Andrea Bonisoli Alquati, che nella zona di esclusione ha lavorato in sei diverse campagne di studio, provando a fotografare non solo le cicatrici ecologiche ma anche quelle culturali. Ne parliamo anche in una diretta sulla nostra pagina Facebook, mercoledì 10 Marzo alle 21.
Ma c’è ancora atomo in questa analisi di Giancarlo Sturloni, probabilmente la più completa che troverete nel web in cui vi racconta tutto ciò che avreste voluto sapere - o forse no - sul futuro deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Ad accompagnarlo, una selezione di foto dell'archivio storico di Sogin trattate da Federica Landi. Ma visto che si avvicina anche un altra ricorrenza, quella del disastro di Černobyl' del 26 Aprile 1986, abbiamo una galleria fotografica di Quintina Valero.
Certo, è un momento dedicato a temi difficili, ma Radar vi avvicina anche alla lontra, con dei video “catturati” in Italia, dove questo splendido animale sta tornando (evviva!), ne scrive Gianluca Liva. Al loro fianco Alfonso Lucifredi ha recuperato invece dei video di procioni, anche loro in Italia ma non endemici e la cui presenza è abbastanza problematica.
Questo mese è speciale anche per l’entrata di Maurizio Carucci, degli Ex-Otago. Lo trovate in una nuova rubrica mensile dedicata ai viaggi a piedi, all’Appennino, al vino. Lo trovate qui: ACACIE.
Scrutando oltre il Radar
Per i nostri abbonati alla newsletter abbiamo sempre diversi contenuti extra. E dunque spiega Gianluca Liva, riguardo al suo pezzo sulle lontre: “Abbiamo accennato a come - su Instagram, TikTok e altri social - compaiano video che ritraggono la lontra in ambiente domestico. L'abitudine a tenere la lontra come animale da compagnia è quanto di più deleterio possibile. Nel sud est asiatico è abbastanza comune avere una lontra come pet. La specie più richiesta è la lontra dalle piccole unghie (Aonyx cinerea), chiamata affettuosamente lontra cinerina. Il suo aspetto la rende una vera e propria macchina acchiappa-like. Ma da dove arrivano queste lontre? È molto difficile rintracciare la loro provenienza, come spiegato in questa inchiesta pubblicata da TRAFFIC che svela il triste fenomeno del commercio illegale di cuccioli di lontra.
Nell'ottobre 1986, Amnesty International e Comic Art celebrarono la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo con una raccolta di storie a fumetti di vari autori celebri. Ogni storia rifletteva un particolare articolo della Dichiarazione. Andrea Pazienza ragionò sul senso profondo dell'articolo 24: “Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite”. La sua storia si intitola "Il perché delle anatre". Tre amici si trovano in vacanza, lontano dal lavoro e dagli impegni. Si divertono, vivono l'ambiente. Incontrano una lontra. Andrea Pazienza formulò un suo pensiero sui limiti del "diritto allo svago" dell'essere umano; ancora molto attuale. Potete leggere il breve racconto a questo link.
Da Radar un appello, in accordo con il gruppo Lontra Italia - Italian Otter Network: evitate di fornire visibilità ai post sui social network che diffondono immagini di lontre in contesti domestici. Dietro a foto e filmati si nasconde una grande sofferenza dell'animale e di tutto l’ecosistema in cui vive.
Segnalazioni del Radar
Il 13 marzo, il nostro Alfonso Lucifredi sarà uno dei protagonisti del prestigioso TEDxGenova, in un'inedita edizione online per rispetto alle restrizioni Covid-19. Alfonso, parallelamente alla sua attività giornalistica, lavora per uno spin-off dell'Istituto Italiano di Tecnologia che progetta sistemi di microscopia per smartphone, con la missione di permettere a tutti di esplorare il micromondo. Il suo intervento ci permetterà di scoprire le meraviglie dell'infinitamente piccolo, e di come un microscopio possa avere importanti applicazioni in campo sociale e umanitario, oltre a soddisfare il nostro amore per la conoscenza. Per tutte le informazioni sull'evento, visitate il sito ufficiale di TEDxGenova.
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Questo mese parliamo di nucleare. È un tema che coinvolge il concetto di rischio, e di percezione del rischio. Tra i diversi contributi e analisi abbiamo quella di Giancarlo Sturloni, uno dei più grandi esperti in questo campo in Italia. Ha raccolto il suo sapere in un libro: "La comunicazione del rischio per la salute e per l'ambiente", Mondadori Università, 2018.