PFAS, è online il secondo capitolo dell'inchiesta
Consulta la prima mappa europea degli inquinanti eterni
La seconda puntata dell'inchiesta sul polo chimico di Spinetta Marengo, luogo di proprietà dell'azienda Solvay in cui si producono e si sono prodotti PFAS si incentra sul ruolo delle istituzioni locali. I limiti per la presenza di PFAS nell'ambiente non sono ancora stati stabiliti, non c'è ancora un protocollo sanitario, l'apparato pubblico stenda a fornire risposte alla cittadinanza. ARPA, ASL e la giunta comunale si muovono in un contesto non ancora definito e con gravi problemi di risorse.
La prima mappa europea dell’inquinamento da PFAS
Fonte: The Forever Pollution Project.
Nel corso di diversi mesi di indagini, The Forever Pollution Project ha esaminato più di 1.200 documenti riservati della Commissione europea e dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), oltre a centinaia di fonti aperte.
I dati raccolti hanno portato alla realizzazione della prima mappa europea della contaminazione da PFAS, ma l'inchiesta ha evidenziato come i dati disponibili siano ancora incompleti e frammentari: nessuno conosce davvero la reale portata della contaminazione.
Su RADAR Magazine trovate la mappa navigabile, realizzata da i colleghi di Le Monde. Per cercare di fare chiarezza, abbiamo chiesto a Stefano Polesello (tra i primi in Italia che a essersi occupato di inquinamento da PFAS) e a Sara Valsecchi, ricercatori dell’Istituto di Ricerca Sulle Acque (IRSA) del CNR, di commentare questi dati.
Questa inchiesta è parte di The Forever Pollution Project, un’indagine crossborder a cui hanno partecipato 18 redazioni da tutta Europa.
Un gruppo che oltre a RADAR Magazine include Le Monde (Francia), Süddeutsche Zeitung, NDR e WDR (Germania), The Investigative Desk e NRC (Paesi Bassi) e Le Scienze (Italia), e a cui si sono aggiunti Datadista (Spagna), Knack (Belgio), Deník Referendum (Repubblica Ceca), Politiken (Danimarca), Yle (Finlandia), Reporters United (Grecia), Latvijas Radio (Lettonia), SRF Schweizer Radio und Fernsehen (Svizzera), Watershed e The Guardian (Regno Unito).